Servono per fare conoscere meglio i gatti di razza, per venderli meglio, per collezionare titoli, coppe e coccarde. Portare i gatti a raggiungere classi superiori al fine di arricchire i pedigree e la discendenza. Certamente si, ma le mostre permettono anche agli allevatori di reperire i genitori dei loro futuri campioni.
Oggi i gatti e i loro proprietari viaggiano enormemente di città in città, da un Paese all’altro per guadagnarsi i galloni. Dopo aver ottenuto il primo CAC (certificato di attitudine al campionato) un gatto frequenta non meno di 21 esposizioni prima di divenire campione supremo (regolamento FIFe) e deve ottenere alcuni titoli in Paesi diversi dal proprio. Un percorso da combattente! Chi sta a questo gioco? Alcuni felini amano la vita d’albergo, essere manipolati, viaggiare, altri per nulla. Va da sé che perché il micio accetti tutto ciò deve esserci abituato da piccolissimo, la carriera di un Campione comincia presto. I cuccioli sono accettati in esposizione a partire dai quattro mesi e si pretendono da subito alti livelli per i futuri campioni, le future reginette di bellezza e i futuri matador in erba. Per essere Sacri re o regine di un giorno o di due giorni nel week end di expo, i gatti devono essere conformi allo standard della razza, una descrizione dettagliata dal muso alla coda, una sorta di prototipo ideale.