Passaporto Sanitario

Inserito in Normative

Nel 2003 l’Unione Europea, allo scopo di armonizzare il controllo dei rischi sanitari legati alla circolazione in Europa degli animali da compagnia, rischi legati fondamentalmente al virus della Rabbia, ha introdotto un nuovo documento: il passaporto.


Il Ministero della Salute italiano l’ha reso obbligatorio a partire dal 1/10/2004.
Questo documento si riferisce quindi agli spostamenti intracomunitari di cani, gatti, furetti.
Il passaporto viene rilasciato dal Servizio Veterinario della ASL competente per la residenza del proprietario dell’animale. E’ indispensabile che quest’ultimo si presenti munito di documento in corso di validità nonché di codice fiscale.
I gatti devono essere muniti di un sistema di identificazione a trasponder, cioè di un piccolo microchip inserito nel lato sinistro del collo. Questa operazione (si tratta di una semplice iniezione) può essere effettuata presso l’ASL o da un medico veterinario autorizzato.
Ricordo che la FIFE ha stabilito che il microchip sarà obbligatorio per iscrivere un gatto nel Libro Origini a partire dal 1/1/2007.
Per espatriare è anche necessario che il gatto sia stato vaccinato contro la Rabbia da più di 20 giorni e da meno di 11 mesi; se la vaccinazione costituisce un richiamo di quella precedente non è necessario osservare il termine di attesa di 20 giorni. La profilassi non è richiesta per i gatti al di sotto dei tre mesi di età.
La vaccinazione contro la Rabbia deve essere segnata sul passaporto: la prima volta, cioè al momento del rilascio, dai veterinari dell’ASL, i richiami successivi possono essere segnati dallo stesso veterinario curante. Questo almeno per ciò che riguarda i Paesi facenti parte della Comunità Europea, mentre per i Paesi extra-CE (Svizzera, Croazia, Slovenia ecc.) la certificazione ufficiale dell’avvenuta vaccinazione antirabbica deve sempre esser effettuata presso l’ASL.
Per l’espatrio verso Regno Unito, Irlanda, Svezia e Malta valgono norme ancor più restrittive. Il gatto deve anche essere sottoposto ad un test sierologico che titoli gli anticorpi neutralizzanti contro il virus della Rabbia effettuato almeno 30 giorni dopo la vaccinazione e 6 mesi prima dello spostamento per Irlanda, Gran Bretagna e Malta, 120 giorni dopo la vaccinazione per la Svezia.
Occorre inoltre che sia stato effettuato un trattamento contro le zecche e contro l’echinococco.
Per l’espatrio verso altri Paesi extra-CE è opportuno chiedere ai Servizi Veterinari dell’ASL di appartenenza.